lunedì 21 luglio 2008

Nuove filosofie dell'università



Non lo dice nessuno.
Non lo scrive nessuno, se non in qualche trafiletto nascosto.
Si sta iniziando con un decreto legge di tremonti (basta la parola) in cui si da la possibilità alle università di privatizzarsi e avere un'autonomia maggiore divenendo delle fondazioni.
Si parte dando la possibilità, poi si finirà a non avere altre possibilità.
Speriamo di no, chiunque può immaginarsi lo scenario con un'università privatizzata, basta guardare l'america.
L'america è quella nazione dove uno scrittore di fantascienza può fondare una religione e alcuni vip fanno a gara a chi si fa spillare più quattrini. Non serve fare nomi vero? Lo sapete tutti.
Alla fin fine preferisco quasi l'italia...

La storia siamo noi


Bossi come ogni volta centra sempre il problema sbagliando il bersaglio.
Non è giusto che si conoscano i re di roma ma non i dogi di venezia, che son ben più di 7 e che non trovo indispensabile conoscere, ma che si conosca la storia dell'ultimo secolo.
Io, diplomato nel 1994, a scuola non sono arrivato neanche alla seconda guerra mondiale come programma svolto in storia, e la stessa cosa è successa a mia morosa.
Il senso di studiare assiri e babilonesi, dogi e re di roma, lupe svezzatrici e flagelli di dio, invece della storia dei nostri nonni e padri, della storia contemporanea, di quello che è successo lo scorso ventennio e non all'età della pietra, mi sfugge proprio.
Forse dovevano ancora riscrivere quel periodo storico e inserire sotto al duce la definizione "grande statista"??
mah, non so, cmq troverei più utile conoscere la nostra storia recente piuttosto del sacro romano impero, degli unni e degli ostrogoti.